mercoledì 7 gennaio 2015

VIENI A PRANZO CON NOI - 11 GENNAIO 2015

  • L'appuntamento è per:

    domenica 11 gennaio 2015 alle ore 12:30 

  • Presso Pizzeria "Sperone D'Italia"

    Via Don Zanetti, 5, Gardone Val Trompia (map)

  • Il MeetUp “Amici di Beppe Grillo della Val Trompia” organizza un pranzo a cui parteciperanno anche i nostri portavoce. 
  • Il ricavato sarà per metà devoluto alla CARITAS di Gardone VT e per metà servirà a finanziare le iniziative per i cittadini dei gruppi m5s nella Val Trompia. 

  • Il pranzo si terrà presso il ristorante "Sperone d'Italia" in Via Don Zanetti, 5 Gardone VT.

  • Sarà possibile scegliere tra 4 menu a partire da € 10,00 fino ad un massimo di € 35,00
  • Per visualizzare i menù clicca qui

  • Se vuoi partecipare ti chiediamo di prenotare compilando questo modulo.





FUORI DALL'€URO. FIRMA ANCHE TU AI NOSTRI BANCHETTI!!!





Il referendum consultivo per uscire dall'euro si può fare. Per poterlo indire è necessario approvare una legge costituzionale "ad hoc" come già avvenuto nel 1989 quando si richiese agli italiani se volevano dare o meno facoltà costituente all'Unione Europea:
Il referendum consultivo del 1989 in Italia si è tenuto il 18 giugno 1989, contestualmente alle elezioni europee del 1989, per sentire il parere popolare sul conferimento o meno di un mandato costituente al Parlamento europeo eletto nella stessa occasione. Poiché la Costituzione della Repubblica Italiana prevede solo due tipi di referendum, quello abrogativo e quello confermativo per quel che riguarda la procedura di revisione costituzionale, per poter indire un referendum consultivo si è dovuto procedere approvando ad hoc la legge costituzionale 3 aprile 1989.
– Wikipedia
La legge costituzionale per indire il referendum sarà presentata agli italiani sotto forma di legge di iniziativa popolare. Per poterla depositare in Parlamento è necessario raccogliere almeno[masked] firme in sei mesi. Una volta depositata, presumibilmente a maggio 2015, i portavoce del M5S alla Camera e al Senato si faranno carico di presentarla in Parlamento per la discussione in Aula. Approvata la legge costituzionale ad hoc che indice il referendum, considerando i tempi di passaggio tra le due Camere, a dicembre 2015 gli italiani potranno andare alle urne ed esprimere la loro volontà sull'uscita dall'euro con il referendum consultivo.
Il 14 novembre il M5S ha presentato in Cassazione il testo della legge di iniziativa popolare e in poche settimane inizieremo a raccogliere le firme per la legge di iniziativa popolare per indire il referendum. Abbiamo bisogno del maggior numero di firme possibile per non lasciar alcun alibi a questi portaordini della Merkel e della BCE capeggiati da Renzie. Gli italiani devono poter decidere se vogliono morire con l'euro in mano oppure vivere e riprendersi la propria sovranità.




IL M5S PRESENTA UNA MOZIONE IN TEMA DI DECORO URBANO






Durante il Consiglio Comunale del 24 Novembre 2014 il Movimento 5 Stelle di Gardone V.T. ha presentato una  mozione in tema di decoro urbano; Purtroppo come ormai d'abitudine ci è stato chiesto di ritirare la mozione pena la bocciatura certa; pare infatti sia la prassi invitare il Movimento 5 Stelle a ritirare ogni mozione intenda presentare. 
Questa volta siamo addirittura stati accusati dal Consigliere Moretta di aver presentato la mozione per sola propaganda, di aver scavalcato le Commissioni e aver sottoposto al Consiglio una mozione senza che lo stesso avesse il tempo di prepararsi per votarla. Probabilmente il Consigliere Moretta in questi giorni è stato un po' distratto visto che il nostro consigliere ha protocollato la mozione entro termini stabiliti dal TUEL, l'ha presentata alla Commissione Affari Generali che si è riunita il  19 Novembre 2014 di cui lui è Presidente, nonchè inviata ai capigruppo i quali solo successivamente hanno deciso di metterla all'Odg del Consiglio.
Nonostante le solite accuse intimidatorie la mozione è stata presentata dal nostro consigliere Alessandra D'agostino e introdotta al Consiglio con il seguente discorso:

"SAPPIAMO CHE IL COMUNE DI GARDONE GIÀ CONSENTE AI PROPRI CITTADINI DI FARE SEGNALAZIONI RELATIVE AL DECORO URBANO E ALLE SITUAZIONI DI VANDALISMO O DI INCURIA, TUTTAVIA, RITENIAMO CHE L’ATTUALE PROCEDIMENTO NON SIA COSÌ SEMPLICE ED IMMEDIATO, NÉ PER IL CITTADINO CHE INVIA LA SEGNALAZIONE, NÉ PER IL COMUNE CHE LA RICEVE. PRENDIAMO ATTO ANCHE DEL FATTO CHE L’AMMINISTRAZIONE VOGLIA PROVVEDERE ALLA REALIZZAZIONE DI UNA APPLICAZIONE CHE POSSA RENDERE TALE SERVIZIO PIÙ SEMPLICE ED IMMEDIATO. TUTTAVIA, NON VOLENDO PECCARE DI IMMODESTIA, RITENIAMO CHE CIÒ CHE PROPONIAMO SIA LA SOLUZIONE MIGLIORE PER GESTIRE TALE SERVIZIO. RIBADIAMO CHE SI TRATTA DI UN SERVIZIO INTERAMENTE GRATUITO, COLLAUDATO, AFFIDABILE, SEMPLICE DA UTILIZZARE, IMMEDIATO E CONOSCIUTO IN TUTTO IL MONDO. PERCHÉ NON APPROFITTARNE, COME HANNO GIÀ FATTO MOLTI COMUNI ITALIANI? SE, COME SEMBRA, DECIDERETE DI RESPINGERE LA NOSTRA MOZIONE, VI CHIEDIAMO: IL VOSTRO SOFTWARE È GRATUITO? IL COMUNE NON SPENDERÀ NIENTE NÉ PER LA SUA REALIZZAZIONE NÉ PER LA SUA GESTIONE? SARÀ ALTRETTANTO IMMEDIATO E SEMPLICE DA UTILIZZARE? ED INFINE, PERCHÉ NON UTILIZZARE SISTEMI GIÀ ESISTENTI PIUTTOSTO CHE SPENDERE TEMPO E DENARO? OVVIAMENTE NON ABBIAMO LA MINIMA INTENZIONE DI RITIRARE LA NOSTRA MOZIONE, SE NON VI PIACE BOCCIATELA. SPERIAMO PERÒ CHE RIUSCIATE AD ATTIVARE UN SERVIZIO CHE ABBIA CARATTERISTICHE ALMENO SIMILI A QUELLO CHE NOI PROPONIAMO, CHE SIA OPERATIVO IN BREVISSIMO TEMPO (IL NOSTRO È GIÀ OPERATIVO) E CHE SOPRATTUTTO NON COMPORTI ALCUN COSTO PER IL COMUNE. DIVERSAMENTE, NOI VE NE CHIEDEREMO CONTO E RICADRÀ SU DI VOI L’ONERE DI SPIEGARE AI CITTADINI I MOTIVI DELLE VOSTRE SCELTE"



Per visualizzare il testo della nostra mozione cliccate qui.




OGGI PARLIAMO DI..... SBLOCCA ITALIA





Di seguito postiamo il discorso che il nostro Consigliere Alessandra D'Agostino ha tenuto durante il Consiglio Comunale del 24 Novembre 2014 


Come probabilmente saprete, lo scorso 5 novembre è stato convertito in legge dello Stato il decreto “Sblocca Italia”, già tristemente noto agli italiani come decreto “rottama Italia”, “sfascia Italia”, “sblocca cemento”  ecc. ecc. Una legge approvata facendo ricorso all’ennesimo voto fiducia, che sottrae materie di competenza parlamentare alla discussione e approva ogni provvedimento tramite ricatto politico e senza che il parlamento possa discuterne il merito o apportare modifiche.
Probabilmente molti cittadini avranno sentito parlare di questa legge, ma certamente pochi conoscono la sua reale portata devastatrice.  Che questa legge sia l’ennesima deregulation selvaggia non lo dico io, non lo dice il M5S, bensì lo dicono decine di associazioni ambientaliste, Legambiente, Greenpeace, il Wwf, lo dice l’ ANCI, Banca d’Italia e lo dicono le regioni.
Naturalmente non è mia intenzione annoiarvi elencando tutte le misure folli che questa legge introduce nel nostro ordinamento. Quelle avrete modo di conoscerle da soli. Ciò che invece mi preme fare, è portare all’attenzione di tutti voi alcuni dei provvedimenti che ci riguardano più da vicino, per avviare una riflessione su eventuali azioni che il Consiglio potrebbe attuare in segno di dissociazione, anche solo simbolica.
Dovrebbe riguardarci molto l’art. 35 che riguarda gli inceneritori. Lo sblocca Italia autorizza gli impianti esistenti ad aumentare la propria capacità e incentiva la costruzione di nuovi impianti. Al di là della ricaduta sulla salute dei cittadini, gravissima e dimostrata, e che dovrebbe far scattare il principio di precauzione, lo Sblocca-Italia calpesta i diritti delle autonomie locali e le buone pratiche realizzate nei territori. Se un inceneritore è sottoutilizzato perché l’ambito territoriale attua la raccolta differenziata, grazie allo Sblocca-Italia si apre definitivamente all’arrivo di rifiuti da altre regioni. E la lobby degli inceneritori ringrazia. Non si discute certo il principio di solidarietà in base al quale sarebbe cosa buona e giusta aiutarsi l’un l’altro. Ma in questo caso si produce un effetto perverso e punitivo che vanifica tutte le politiche e le buone azioni di comuni e cittadini cosiddetti virtuosi.
Questo articolo, tra l’altro,  è stato impugnato dalla Regione Lombardia davanti alla Corte Costituzionale, come anche l’articolo 38, quello che contiene nuove regole sulle concessioni per l'estrazione di idrocarburi, con cui il governo Renzi ha deciso di tendere una grande mano alle compagnie petrolifere. Questo articolo attribuisce alle trivellazioni del territorio per la ricerca e l’estrazione di idrocarburi in terraferma ed in mare, così come ai gasdotti ed oleodotti, carattere di interesse strategico, di pubblica utilità, urgenti e indifferibili. Perciò si potranno realizzare anche in variante ai Piani Paesaggistici, ai Piani dei parchi e ad ogni altro piano di tutela del territorio. Ovviamente il demanio pubblico è obbligato ad accettare le proposte di attraversamento di chi fa gasdotti e oleodotti e in caso di ritardi scatta il solito silenzio assenso anche per chi massacra foreste.
In parole povere, sono state annullate le possibilità di opposizione da parte dei territori ed è stato servito il passepartout ai petrolieri per entrare nei territori senza che i cittadini abbiano voce in capitolo. Se sotto il comune di Gardone ci fosse il petrolio, con queste nuove norme dalla sera alla mattina il nostro territorio verrebbe espropriato per motivi di pubblica utilità e di interesse nazionale. Sembra una esagerazione, ma è la cruda realtà che a qualcuno è già toccata, basta chiedere in Basilicata.
Che dire poi dei già disastrati bilanci dei comuni? L’Associazione Italiana Comuni Italiani, ha detto chiaramente che lo Sblocca Italia avrà un impatto negativo sui bilanci dei Comuni. Ad esempio l’articolo 17, che presenta “misure per il rilancio dell’edilizia”, consente i permessi di costruire anche in deroga agli strumenti urbanistici e riduce i contributi per il rilascio dei permessi. Secondo gli urbanisti, con l’articolo 17 dello Sblocca-Italia si permette a chi costruisce un nuovo quartiere di realizzare stralci fun­zionali invece dell’intera urbanizzazione. In questo modo gli operatori si limiteranno a investimenti minimi e non sarà più garantito il diritto a città decorose. Lo stesso articolo prevede anche che potranno essere pagati a rate gli oneri di urbanizzazione da versare. Mentre i Comuni sono sommersi dai debiti, la speculazione risparmia.
Insomma, ancora una volta dietro i termini di “semplificazione” e “sburocratizzazione” in materia edilizia, si nasconde in realtà l’ennesimo regalo alle lobbies del cemento.  

Viene rilanciato anche il principio del “silenzio-assenso”, vuol dire che se la risposta all’autocertificazione di un costruttore non giunge “entro il termine perentorio di 90 giorni dal ricevimento della richiesta, la richiesta si intende accolta. Anche se comporta la distruzione irreversibile di un’area archeologica o di un paesaggio, lo sventramento di un palazzo barocco, la riconversione di una chiesa medievale in discoteca o l’edificazione di un condominio su una spiaggia protetta.
Anche la speculazione edilizia ringrazia:  chi ha speculato e ora non riesce a vendere gli immobili, ora può dirsi soddisfatto. Sono previsti, infatti, sgravi fiscali sull’acquisto di immobili da destinare all’affitto a terzi. Insomma, non certo un aiuto alle famiglie che magari una casa non ce l’hanno.

Ma l’apice dell’indecenza si raggiunge con l’articolo che consente il nuovo “sacco d’Italia”. È un vecchio pallino dei governi di ogni colore utilizzare il demanio pubblico per fare cassa, ma a tanto non eravamo mai arrivati: con lo Sblocca Italia non è lo Stato che decide quali beni alienare ma sono i soggetti che acquistano che, scegliendo fior da fiore, individuano le operazioni immobiliari più appetibili e fanno una proposta,  al Presidente del Consiglio, con uno studio di fattibilità in cui indicano cosa vogliono fare. Il presidente del Consiglio decide cosa consentire agli speculatori con cui fa un bell’accordo di programma, incassando caso mai qualche opera di interesse pubblico in cambio del bene demaniale di cui viene cambiata destinazione urbanistica, funzione, uso.

Che potrebbe fare qualche magnate russo o cinese nella Reggia di Caserta? Oppure nelle decine di chiese sconsacrate appartenenti al demanio? Una catena di ristoranti o di centri benessere con attività “a luci rosse”? O una qualche Disneyland in area archeologica? In fondo ne abbiamo tante!
Sarebbero tutte cose “fattibili” secondo i criteri individuati dal decreto che si preoccupa solo dei soldi che può ricavare da queste operazioni .
Un bel colpetto, secondo il Servizio di Struttura economica della Banca d’Italia, viene dato anche al codice dei contratti pubblici e degli appalti, immolando la trasparenza sull’altare della «estrema urgenza». Il ricordo della “cricca” degli appalti della Protezione Civile per il G8 a La Maddalena e della ricostruzione de L’Aquila, di berlusconiana memoria, è già stato dimenticato. Un metodo che in passato ha favorito la corruzione e il malaffare.

E, dulcis in fundo, visto che proprio nei giorni scorsi si sono verificate e, ahimè si verificheranno ancora le puntuali alluvioni da Nord a Sud dell’Italia, lo Sblocca Italia ha dimezzato l’incremento del fondo per le emergenze nazionali, che riceverà in aggiunta solo 50 milioni, contro i 100 inizialmente previsti
Mi fermo qui, ma ce ne sarebbe per ore. Ringraziandovi per l’attenzione, concludo ribadendo l’intento del mio discorso, che è di far sì che tutto il Consiglio possa dissociarsi pubblicamente da questo ennesimo scempio della Costituzione, della nostra sovranità e del nostro territorio. Non possiamo far finta di nulla. Temo il giorno in cui qualcuno ci chiederà: ma voi dove eravate?
Perché un conto sono i servi del potere, e un conto siamo noi, che abbiamo il dovere di lottare perché l’Italia cambi verso, ma davvero, che diventi un Paese moderno, un Paese che guardi avanti, alle energie rinnovabili e allo sviluppo sostenibile. Un Paese che cresca, e non un Paese che divori e svenda se stesso.
Il decreto Sblocca-Italia è, invece, un doppio salto mortale all’indietro. Un terribile ritorno a un passato che speravamo di aver lasciato per sempre. Un passato in cui “sviluppo” era uguale a “cemento”. In cui per “fare” era necessario violare la legge, o aggirarla. In cui i diritti fondamentali delle persone (come la salute) erano considerati ostacoli superabili, e non obiettivi da raggiungere.
Grazie
Alessandra D'agostino
Movimento 5 stelle Gardone Val Trompia




lunedì 5 gennaio 2015

IL M5S PRESENTA A GARDONE V.T. UNA MOZIONE PER POTER DONARE L'8 X 1000 ALL'EDILIZIA SCOLASTICA

      


    

      Grazie ad un emendamento proposto dai Parlamentari del Movimento 5 Stelle, la legge di stabilità 2014 (legge147/2013) comma 206 ha modificato la legge 222/1985 nel comma 1 dell’articolo 48, inserendo la possibilità di destinare l’8x1000 all’edilizia scolastica. Il consigliere Alessandra D'agostino ha  pertanto presentato e discusso una mozione nelle commissioni di affari generali e istruzione affinché anche il Comune di Gardone Val Trompia facesse regolare richiesta di accesso ai fondi. Nel consiglio comunale del 28 ottobre 2014 la mozione è passata all'unanimità; le scuole gardonesi potranno quindi, una volta presentata la domanda da parte del comune, usufruire di questi fondi per essere messe in sicurezza



Per leggere il testo della Mozione  cliccate qui.



Immagine tratta dal Giornale di Brescia relativamente al crollo del soffitto in un aula della scuola media Giorgio La Pira. Per il servizio completo cliccate qui.





10-11 e 12 OTTOBRE 2014 AL CIRCO MASSIMO








“Il 10, 11 e 12 ottobre l'appuntamento è stato a Roma al Circo Massimo. La manifestazione era gratuita e chiunque poteva partecipare. Gli eletti del M5S si sono alternati sul palco e hanno tenuto degli incontri con i cittadini in appositi tendoni.
Si sono esibiti anche cantanti e musicisti nell'arco dei tre giorni.
Erano presenti dei gazebo disposti in modo tale da formare il profilo dell'Italia, sono stati rappresentati quasi tutti i comuni 5 Stelle, tutte le regioni e anche noi eravamo presenti.
Inoltre c’erano 3 stand dedicati ai parlamentari di Camera e Senato e a quelli europei che hanno ricevuto i cittadini e gli attivisti per rispondere alle loro domande.

Non sono mancati neanche Stand per dibattiti e incontri con i portavoce M5S su temi specifici. Sul palco si sono alternate anche le testimonianze degli eletti 5 Stelle e varie performance musicali. 

fonte www.beppegrillo.it/italia5stelle/





In questa immagine abbiamo Beppe Grillo al centro e i nostri consiglieri per il Movimento 5 Stelle in Valtrompia: Giovanni Capello (a sinistra) e Alessandra D'Agostino (a destra)





IL M5S PRESENTA UNA MOZIONE PER INTRODURRE ANCHE A GARDONE V.T. IL BILANCIO PARTECIPATIVO

In data 18 Settembre 2014 il Movimento 5 Stelle ha presentato a Gardone V.t. una mozione per introdurre anche nel nostro comune il Bilancio Partecipativo.

Il Bilancio Partecipativo o partecipato è una forma di partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica della propria città, consistente nell'assegnare una quota di bilancio dell'Ente locale alla gestione diretta dei cittadini, che vengono così messi in grado di interagire e dialogare con le scelte delle Amministrazioni per modificarle a proprio beneficio.

Per leggere il testo della nostra mozione  cliccate qui.








13 luglio 2014 FESTELLA A MANTOVA

Il 13 Luglio 2014 si è svolta la festa a 5 stelle MANTOVANI IN MOVIMENTO dove abbiamo potuto dapprima gustare i piatti Biologici, vegetariani,vegani e non, proposti dalla cucina pentastellata. Non sono mancati gli stand, gli spettacoli per i bimbi, i gruppi musicali e il maxischermo per chi volesse vedere la partita, prima della quale è stata fatta una breve cronistoria della situazione socio-economica brasiliana, inoltre domenica 13 alle ore 21nell’area dibattiti si è parlato di “un anno in Movimento” con Luigi Di Maio e Alberto Zolezzi. Serata moderata da Gabriele De Stefani (gazzetta di Mantova)



Nella foto: nostri Consiglieri del Movimento 5 Stelle per Sarezzo (Giovanni Capello) e per Gardone V.T. (Alessandra D’Agostino) in compagnia di Luigi Di Maio, candidato ed eletto alla Camera dei Deputati per la circoscrizione Campania 1 al secondo posto nella lista del Movimento 5 Stelle per le elezioni politiche del 2013.Il 21 marzo 2013 è stato eletto Vicepresidente della Camera dei Deputati con 173 voti, diventando a 26 anni la persona più giovane ad aver ricoperto questo ruolo.





COME ORGANIZZIAMO IL NOSTRO LAVORO

Il M5S in Valtrompia organizza il proprio lavoro attraverso riunioni settimanali aperte a tutti in cui i membri sono divisi in gruppi di lavoro a seconda delle proprie competenze, attitudini e campi di interesse. Grazie alla rete nazionale gli attivisti locali possono fare affidamento sul supporto e la collaborazione di vari esperti di settore che garantiscono un efficiente e puntuale scambio di informazioni su esperienze concrete già realizzate; sussiste inoltre un costante contatto diretto con i Consiglieri Regionali e Comunali in tutta Italia, nonché con i Parlamentari, Sindaci e attivisti del Movimento 5 Stelle.

Per il Movimento è importante che i cittadini si avvicinino alla politica e che la politica si avvicini ai cittadini e come i rappresentanti in Parlamento, che sono molto attivi sul territorio, anche gli attivisti locali cercano attraverso banchetti organizzati settimanalmente in tutta la Valle, di raccogliere le problematiche e le proposte dei cittadini che vengono poi trattate durante le assemblee. E’ stato proprio ascoltando le preoccupazioni dei cittadini che si è deciso di organizzare serate informative con l’intervento di specialisti di settore su temi come il cromo esavalente, i vaccini o la campagna rifiuti zero.

Se volete partecipare alle nostre serate, incontrarci ai banchetti o essere aggiornati in tempo reale sulle nostre iniziative ciccate qui.