Per leggere la nostra mozione sul glifosato clicca qui
Ultimamente si sta discutendo molto riguardo il GLIFOSATO, poiché numerose e recenti ricerche hanno rinvenuto la sua presenza in molti alimenti di uso comune, sia di origine vegetale che di origine animale. Inoltre, proprio in questi giorni l’Unione Europea ha prorogato di altri 18 mesi l’autorizzazione all’utilizzo di questo diffusissimo fitofarmaco.
Il glifosato, una volta erogato, viene assorbito in parte dalle piante e in parte dal terreno, dal quale finisce poi nelle acque superficiali. La preoccupazione principale è legata al fatto che esso è annoverato dallo IARC (che è l’agenzia per la ricerca sul cancro dell’OMS) tra le sostanze probabilmente cancerogene.
In molte parti del mondo, come in California, l’uso del glifosato è già vietato, ma non serve andar tanto lontano, infatti anche nel bresciano, a CORTE FRANCA, è stato recentemente approvato un regolamento che ne vieta totalmente l’utilizzo. Le alternative all’uso di questa sostanza sono tante, prima fra tutte il diserbo meccanico, che è certamente un po’ più costoso, ma deve e può essere attuabile quando c’è in gioco la salute dei cittadini e che, comunque, è ampiamente ripagato dai risparmi che si verificano sulle spese sanitarie che bisogna affrontare in caso di insorgenza di malattie correlate.
Siamo convinti che, anche qualora non ci fosse la certezza della cancerogenicità di questa sostanza, debba in ogni caso prevalere il principio di PRECAUZIONE, ovvero, quel principio secondo il quale se c’è il rischio che una sostanza arrechi danno alla salute, quella sostanza NON deve essere utilizzata. Proprio per questo motivo abbiamo presentato questa mozione al Sindaco e al Consiglio Comunale, tenendo conto che il sindaco è la principale autorità responsabile della salute dei suoi cittadini. Facciamo presente che a livello regionale anche il PD ha presentato una mozione simile, impegnando la giunta ad assicurare un monitoraggio costante dei residui di prodotti fitosanitari e biocidi presenti nelle acque superficiali e sotterranee e a valutare la possibilità di effettuare una revisione e un aggiornamento delle misure adottate dal piano d’azione regionale. E il programma nazionale del PD parla di “piano glifosato zero”.
Inoltre, al Parlamento Europeo, 49 eurodeputati provenienti da 13 stati membri differenti hanno fatto analizzare le proprie urine e il 100% dei campioni è risultato positivo al glifosato! Ma il dato più sconcertante è che le concentrazioni erano di 17 volte superiori al limite europeo nell’acqua potabile, che è di 0,1 microgrammo al litro.
Abbiamo chiesto che si voglia semplicemente garantire il principio di precauzione sancito dai trattati. La nostra mozione è stata un’occasione per attuarlo concretamente, almeno nel comune di Gardone VT. Ma è stata respinta.
Ci è stato detto durante il consiglio comunale che la quantità di glifosate nei fustini di diserbante liquido che viene utilizzata è poca. Ci è stato detto che il diserbo manuale/meccanico o il pirodiserbo (che utilizza una stretta fiamma per bruciare le erbe infestanti) sono tecniche un po’ più costose.
Ma, diciamo noi, se anche il comune di Corte Franca non utilizza più il glifosato, perché non accettare di metterlo al bando anche nel nostro comune?
E inoltre, visto che il diserbo di cigli stradali, marciapiedi e strade viene fatto 2 volte all’anno, sostituire il diserbante liquido con il diserbo manuale comporterebbe un incremento di spesa non gravoso. E’ la salute dei cittadini e il principio di precauzione che devono essere messi al primo posto.
Di questo piano di diritto allo studio, apprezziamo soprattutto il fatto che finalmente si riesca a destinare una piccola cifra anche alle scuole di Inzino e di Magno. Si parla di 1.500 euro circa per scuola, per un progetto di motoria, che anche se sono piccole cifre, rappresentano un segnale importante per le scuole delle nostre frazioni, soprattutto per la scuola di Magno, che negli ultimi anni sembra sia stata dimenticata dall’amministrazione, tanto che, non a caso, ha visto calare drasticamente il numero di iscritti.
Se, come in passato, si portano avanti numerosi progetti in alcune scuole, mentre in altre quasi nulla, si dà il segnale alle famiglie che per il comune ci siano scuole di serie A (quelle del centro) e scuole di serie B (nelle frazioni). Questo comporta che le famiglie tenderanno ad iscrivere i propri figli nelle scuole del centro, abbandonando le scuole delle frazioni, determinando di fatto la chiusura di queste ultime. Noi, come più volte abbiamo ripetuto, a questa prospettiva vogliamo opporci, ed è per questo che apprezziamo il seppur piccolo finanziamento, sperando che possa aumentare negli anni a venire.
Per quanto riguarda il regolamento
dell’ecomuseo di Valle Trompia il nostro voto è stato favorevole.
Per il regolamento/convenzione sulla
raccolta dei funghi sul territorio facente parte della Comunità Montana il
nostro voto è stato favorevole. Per i residenti nei comuni che hanno aderito
alla convenzione il costo del permesso per la raccolta funghi sarà di 20 euro
annui, mentre precedentemente era di 80 euro annui.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina