L'Onorevole Claudio Cominardi deputato alla Camera, commenta così, dal suo blog personale, l'operato della nostra consigliera Alessandra D'Agostino:
"A seguito di interrogazioni parlamentari, contatti con Poste e soprattutto con il meetup della Valtrompia che con la nostra portavoce Alessandra D’Agostino hanno raccolto centinaia di firme contro la chiusura dell’ufficio postale di Magno, qualcosa si è mosso! Sui 61 uffici postali lombardi che dovevano chiudere o vedersi ridurre gli orari per il piano di Poste italiane lanciato a febbraio, 15 sono esclusi e quindi resteranno aperti. Lo ha annunciato il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava che ha trovato un accordo con il presidente lombardo di Anci Roberto Scanagatti e i rappresentanti delle unioni province lombarde. Resteranno quindi aperti quelli di Valsecca Sant’Omobono Terme (Bg), Magno di Gardone Valtrompia (Bs), Tremezzo di Tremezzina (Co), Vicomoscano di Casalmaggiore (Cr), Gallignano di Soncino (Cr), Verderio Superiore di Verderio (Lc), Maresso di Missaglia (Lc), Zorlesco di Casalpusterlengo (Lo) e poi Cesole di Marcaria (Mn), Polesine di Pegognaga (Mn), Portiolo di San Benedetto Po (Mn), Zoccorino di Besana Brianza (Mb), Ruginello Vimercate 2 di Vimercate (Mb), Zinasco Nuovo a Zinasco (Pv) e Oltrona al Lago di Gavirate (Va).“E’ un buon risultato. Grazie alla serietà del nostro lavoro – dice Nava – siamo riusciti a ottenere da Poste Italiane la rinuncia a chiudere 15 uffici (....)
A livello locale abbiamo potuto contare sul vivo interessamento da parte della maggioranza, ma ci teniamo a sottolineare che a livello nazionale, l'unica forza politica che si è battuta attivamente per scongiurare la chiusura di uffici postali siti in posizioni strategiche e quindi necessari alla popolazione locale, è stata il MoVimento 5 Stelle. Magno conta 1440 abitanti, perciò 1440 volte grazie all'Onorevole Claudio Cominardi che con la sua interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dello Sviluppo Economico, ha ottenuto lo stop al piano di chiusura e reso la sentenza del Tar (al quale il Comune di Gardone V.T. aveva fatto ricorso) un atto dovuto.
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