Il MoVimento 5 Stelle ha presentato a Gardone V.T. un progetto da inserire nel Piano del Diritto allo Studio e alla Formazione intitolato "Rifiuti Zero"; un percorso formativo, completamente gratuito, rivolto alle scuole medie e finalizzato allo sviluppo di una coscienza civica riguardo la gestione consapevole dei rifiuti, con una particolare attenzione rivolta al riciclo e al coinvolgimento degli studenti da un punto di vista pratico anche attraverso il "laboratorio della plastica"
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In Commissione il suddetto piano ha suscitato l'approvazione di tutti i consiglieri in quanto avrebbe integrato la formazione che il Comune, attraverso CAUTO, porta avanti già da tempo nelle scuole elementari, ma nonostante le chiacchiere dei commissari alla fine il piano non è passato perchè udite udite: il relatore, oltre ad essere un esperto a livello nazionale di gestione di rifiuti, è anche un attivista del MoVimento 5 Stelle.
A questa accusa noi rispondiamo ribadendo che:
1. Roberto Fiorendi è un esperto a livello nazionale in tema di gestione dei rifiuti, e gli incontri nelle scuole non avrebbero trattato alcun tema al di fuori di questo.
2. Se l'attivismo politico è considerato causa di interdizione dall'attività all'interno delle scuole, ogni singolo progetto andrebbe bandito, visto che chiunque potrebbe avere una tessera o una simpatia rispetto ad un partito o ad un movimento politico
Ma l'incoerenza di alcuni consiglieri comunali di Gardone V.t. non si ferma qui, infatti molti di coloro che hanno bocciato il nostro progetto motivando tale bocciatura con il timore che "Rifiuti Zero" portasse la politica nelle scuole, hanno a loro volta presentato un progetto dal titolo "PoliticaMente" il quale, come è facilmente intuibile dal titolo stesso, non solo avrebbe trattato temi politici, ma avrebbe avuto come relatori gli stessi consiglieri che, per avvicinare i giovani alla politica, avrebbero portato la loro esperienza nelle scuole, talvolta perfino con l'aiuto e il supporto di altri esponenti politici.
Hanno fondato un'associazione tramite la quale hanno proposto il loro progetto direttamente alle scuole, senza passare quindi dall'approvazione del Consiglio Comunale di cui essi stessi fanno parte.
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